IL PRINCIPIO Lo stalking è reato abituale la cui consumazione, pertanto, coincide con la cessazione dei comportamenti lesivi. Reati contro la libertà individuale - Atti persecutori - Natura giuridica - Reato abituale - Consumazione. (Cp, articolo 612 - bis) Sul punto, si è anche affermato che il delitto di atti persecutori (cosiddetto stalking) (articolo 612 - bis del Cp) è un reato abituale improprio, ossia un reato per la cui sussistenza è richiesta, come elemento costitutivo, la reiterazione di fatti (molestie, minacce), ciascuno dei quali, isolatamente considerato, costituisce un reato diverso da quello risultante dalla sua "reiterazione", perché le singole azioni, che ex se integrerebbero distinti ipotesi di reato, una volta reiterate, sono unificate per l′evento che producono (alterazione delle proprie abitudini di vita; perdurante e grave stato di ansia o di paura; fondato timore per l′incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva), tanto che il reato si consuma nel momento e nel luogo della realizzazione di uno di tali eventi alternativi, quali conseguenza della condotta unitaria costituita dalle diverse azioni casualmente orientate. Con ciò distinguendosi, tale reato, da quello abituale proprio, che ricorre allorché invece ciascuno dei singoli fatti che lo compongono, isolatamente considerato, non costituisce reato (Sezione V, 6 ottobre 2020, X.).