DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA - Diritto di critica - Causa di giustificazione - Pertinenza e continenza - Ambito - Fattispecie. (Cp. articolo 595, comma 3). In tema di diffamazione a mezzo stampa, in presenza dell′attribuzione di fatti o qualità obiettivamente pregiudizievoli della reputazione di un soggetto, il diritto di critica politico - amministrativa costituisce causa di giustificazione, idonea a escludere l′illeceità penale del fatto, allorché presenti i requisiti della pertinenza, intesa come rispondenza a un interesse conoscitivo di carattere generale, e della continenza, vale a dire dell′astensione dall′impiego di espressioni di contenuto gratuitamente offensivo dell′altrui reputazione che esorbitino dalla critica dei fatti, comportamenti od opinioni e sconfinino nell′attacco denigratorio e insultante alla persona; inoltre, pur non potendosi pretendere dalla critica una rigorosa obiettività, posto che per sua natura essa si fonda su un′interpretazione necessariamente soggettiva di fatti e comportamenti e ammette anche espressioni forti e colorite, iperboli, linguaggio figurato, toni di censura anche aspra, è tuttavia necessario che la stessa si basi su una rappresentazione veritiera, o almeno altamente verosimile, del tema sul quale si intende manifestare il proprio giudizio. (Fattispecie relativa ad un esponente politico e pubblico amministratore cui si ascriveva di essersi sottoposto alla vaccinazione in violazione dei criteri prioritari stabiliti su base nazionale, non rientrando in alcuna delle categorie a elevato rischio di contrarre infezione, quali gli operatori sanitari, gli ospiti delle Rsa, i portatori di gravi patologie, gli anziani ultraottantenni). Tribunale di Udine, sezione penale, sentenza 18 luglio - 7 agosto 2023 n. 1642 - Giudice Faleschini). DIFFAMAZIONE - Mancata individuazione nominativa del soggetto passivo - Irrilevanza - Condizioni - Ragioni. (Cp, articolo 595). In tema di diffamazione, non osta all′integrazione del reato l′assenza di indicazione nominativa del soggetto la cui reputazione è lesa, se lo stesso sia ugualmente individuabile sia pure da parte di un numero limitato di persone, essendo sufficiente che l′individuazione del soggetto passivo, in mancanza di riferimenti inequivoci a fatti e circostanze di notoria conoscenza, attribuibili ad un determinato soggetto sia deducibile, in termini di affidabile certezza, dalla stessa prospettazione oggettiva dell′offesa, quale si desume anche dal contesto in cui è inserita. Tribunale di Trieste, sezione penale, sentenza 23 giugno - 23 agosto 2023 n. 1278 - Giudice Battaglia